In relazione alla crisi globale del clima, della biodiversità, dell’acqua, del suolo e del territorio, degli oceani e dei mari, è urgente una risposta dell’intera Comunità internazionale e la necessità di un nuovo approccio ecologico del diritto internazionale dell’ambiente, finalizzato alla sua effettività, che sia in grado di rimuovere le cause della crisi e non solo mitigare alcuni effetti. Occorre favorire lo sviluppo ulteriore del diritto internazionale in tema di ambiente anche attraverso trattati che siano in grado di fissare principi generali obbligatori, regolando con strumenti giuridici appropriati e non di soft law, i beni comuni come clima, acqua, biodiversità terrestre e marina, fortemente minacciati a livello globale. La persona umana appare centrale e deve assumere nuove responsabilità anche in sede internazionale per una risposta efficace al mutamento climatico ed alle minacce ai beni comuni del Pianeta, divenendo a pieno titolo un vero nuovo soggetto del diritto internazionale.
Giovanni Cordini e Amedeo Postiglione (a cura di),
Governance ambientale e città sostenibili,
Aracne Editrice, 2020.
(Atti della conferenza internazionale ICEF-Comune di Roma, “Governance ambientale e città sostenibili”, Campidoglio, Roma, 20-21 aprile 2018).